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I sapori del sud a Bologna.

1/2/2018

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 La Confraternita dell’Uva è un luogo di libri, di dolci da accompagnare al thè, di pranzi estivi nel cortile interno e aperitivi con autentici sapori del Sud.
 

SegnaPosto ferma il suo aereoplanino di carta qui, nel cuore della meravigliosa via Cartolerie, in un locale di legno chiaro e ampi calici per il vino.  Il consiglio è di entrarci, anche quando, indaffarati, state correndo verso un appuntamento altrove. Entrate un minuto, sbirciate tra gli scaffali della grande libreria che vi accoglie sulla destra e magari pensate a un momento per tornarci con più calma.
Ci sono tanti eventi, proprio come in una vera libreria; presentazioni di libri e letture di pagine insolite, etichette indipendenti a volte poco conosciute o passi classici ma sempre da riscoprire.
E poi c’è il volto culinario del locale, per colazioni, pranzi e aperitivi di ottima qualità.
I ragazzi dietro il bancone sapranno consigliarvi accostamenti di formaggi tipici (loro sono pugliesi ma offrono grande varietà regionale) con i robusti o fruttati vini più adatti.
Lasciatevi ispirare e mentre chiacchierate, aspettando, consiglio di prendere in mano un volume a caso che troverete accanto al vostro tavolino e così senza obbligatoria contestualizzazione leggerne qualche riga.. saprà essere un momento diverso dagli altri.
 
Quando? Per un aperitivo tra amici o in coppia, una sera che avete voglia di mangiare qualcosa di buono senza l’impegno di un ristorante. Oppure per un “thè delle 5” e qualche dolce, d’inverno al riparo dalla nebbia o in primavera del prezioso cortiletto interno.

Confraternita dell'Uva, via Cartolerie 20/B


                                                                       Location:  3/5
                                                                    Atmosfera:  4/5
                                                                       Servizio:  3/5
                                                                        Qualità:  3/5
                                                          Rapporto qualità/prezzo:  4/5
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Un luogo che mancava, andava inventato.

25/1/2018

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Un luogo così a Bologna mancava, e così lo hanno inventato.
Via Battibecco, tra la piazza dell'orologio e piazza Galileo Galilei, lunga solo pochi passi ma abbastanza per innamorarsene.
Botanica Lab Cucina, ecco il SegnaPosto di questo gennaio assolato, con emozioni grandi e forse ancora la nostra intima incapacità di contenere e vivere i cambiamenti del nuovo anno.
Le piante e i colori della natura sono i protagonisti dell’ambiente, fin da fuori colpiscono le fioriere accanto alla porta con arbusti disordinati ma perfetti lì dove sono.
Il locale è raccolto, non tantissimi tavoli, bancone centrale e ampia cucina a vista. L’arredamento è "minimal" e curato nel dettaglio; tavoli con ripiano di marmo, tovaglioli in stoffa grezza e posate decorate.
E poi il menù. L’offerta culinaria è tanto particolare quanto difficile da descrivere, iniziando dall’acqua che può essere scelta aromatizzata con varie essenze. Tutti i prodotti sono vegetali, bio e rigidamente di stagione ma nulla richiama l’ostentazione vegana che segue la moda degli ultimi anni.
Ci sono primi piatti con paste particolari e secondi che uniscono cereali, verdura e frutta mostrandosi come incredibili piatti unici.
Capita di non comprendere quasi il protagonista del piatto perché le spezie e gli insoliti accostamenti di gusto si fanno scoprire solo poco alla volta, dopo alcuni bocconi.
Se pensate (come pensavo io) che i vegani possano inventare tutto ad eccezione dei dolci, poichè eliminano gli ingredienti fondamentali delle ricette conosciute, Botanica Lab Cucina saprà stupirvi. Rielaborazioni straordinarie di torte e sufflè sono la conclusione doverosa in questo luogo e, se ancora ce ne fosse bisogno, l’ultima convinzione circa la qualità.
 
Quando? A pranzo in giornate speciali, quando le emozioni sono poco ordinarie e si rispecchiano in modo eccellente nei sapori nuovi, a tratti confusi ma unici dei piatti. In coppia è perfetto, per i tavolini che guardano alla cucina o in piccoli gruppi nei tavoli a fianco alla vetrata sulla via.
Consiglio questo SegnaPosto nel mese di Gennaio, per i colori dell’ambiente e del cibo, per riscoprire un inverno diverso e riordinare settimane di grandi cambiamenti.


​Botanica Lab Cucina, via Battibecco 4/c
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Punge ma accoglie!

11/1/2018

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Il nome è il primo biglietto da visita di un locale, e per me già criterio importante della prima impressione.
Nomi anonimi, nomi troppo banali o troppo sfacciatamente ricercati sono spesso il preludio di un primo appuntamento cui non ne seguirà mai un secondo. "L'Ortica" invece è il tipico nome che al primo sguardo mi ha conquistata.
La pianta dell’ortica la conosciamo da sempre perché, da bambini, è quella dalla quale dovevamo stare lontani e, in caso contrario, scoprivamo sulla nostra pelle il motivo della regola. Crescendo però ho imparato che punge per autodifesa, per tenere lontani gli animali aggressivi e per questo è un’ottima pianta antiparassitaria. Un nome così, allora, ti fa sentire immediamente empatica con il luogo, per quelle volte in cui anche tu, anche solo per una serata, sei stata un’ortica.
 
Nel cuore di via Mascarella, tra la libreria Modo e la Cremeria Mascarella, si presenta a chiunque abbia voglia di un calice di vino L’Ortica.
Un locale con un’identità forte, delineata dall’arrendamento alternativo, i prodotti a kmO e gli infiniti adesivi e poster che ne delineano la storia, i progetti e le sue passioni. Vini di ogni tipo, cantine poco conosciute a volte ma tutte accuratamente pensate e poi la scelta esclusiva di prodotti biologici di consumo critico, dalle patatine ai dolci. Il bancone è esso stesso un luogo di aggregazione ma gli sgabelli occupati non disturbano le ordinazioni e il clima è di confidenziale tra sconosciuti.  
Lo si trova spesso affollato di ragazzi o giovani adulti che concludono una giornata di lavoro, di amici che si ritrovano qui da sempre e non conoscono altro luogo per ritrovarsi in giornate ordinarie o per festeggiare il ritorno di uno che ormai abita fuori città.
 
Quando? La sera del 26 dicembre. Quando Bologna è deserta e voi, come tutti, valutate l’idea di andare al cinema e trovate la scusa, prima, per un calice di vino solo in due, lontano dai grandi numeri famigliari. L’Ortica sarà la vostra certezza, sempre aperta, sempre ugualmente accogliente e proprio di fronte all’Odeon, uno dei cinema più belli della città.
Consiglio poi questo SegnaPosto per un aperitivo informale nelle prime settimane dell’anno, quando piano piano tutti gli amici tornano e si ha voglia di raccontarsi i buoni propositivi davanti a bicchieri che ci vedranno, tra mesi, ridere dei nostri stessi cambi di programma.

L'Ortica, via Mascarella 26

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Cucina la Sfoglina!

22/12/2017

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Sfoglia Rina è un posto incantevole e unico.
All’inizio di Via Castiglione, poco dopo il meraviglioso Palazzo delle Mercanzie da qualche anno ha aperto nello stile di una vera e propria “sfoglina”, come la chiamiamo noi autoctoni, un pastificio con servizio di ristorante.
I colori dell’arrendamento, del locale stesso e dei particolari sono quelli della pasta; ocra, giallo, oro e beige e tutto profuma di questa.
Ampio bancone all’entrata per l’acquisto di vassoi con tutti i tipi di pasta fresca, all’uovo e ripiena e poco più in là due sale con cucina a vista, tovagliette di carta e taglieri con piatti fumanti.
Il locale è aperto dalle 8 alle 20 e la cucina del ristorante nelle ore centrali. La mattina propone una colazione non convenzionale, con grande cura del dettaglio ma l’offerta esclusiva di brioches dolci-vuote o pandolci.
L’atmosfera è calda e quasi casalinga, a pranzo è molto affollato e l’attesa può essere molto lunga ma una volta conquistato il tavolo il servizio è velocissimo quanto piacevoli e accoglienti i camerieri. Le proposte sono di primi piatti con pasta fresca e cambiano spesso; ci sono anche opzioni vegetariane e vegane e ognuno viene portato insieme a un antipasto del giorno, di solito a base di verdure o formaggi, e un panino ai semi, sempre diverso e insolito. Buoni i dolci, classiche torte come delle nostre nonne preferite o creme di mascarpone e panna cotta.
 
Quando? Quando, infreddoliti o solo tradizionalisti, avete voglia di una ciotola fumante di tortellini ma anche quando cercate qualcosa di insolito come tortellacci alle castagne e pomodorini secchi. Sfoglia Rina non ha un target specifico di clientela, i prezzi sono più che equi alla qualità sempre alta. È il Segnaposto adatto per un pranzo tra amici un giorno che si vuole festeggiare la fine della sessione o raccontare di una nuova relazione amorosa, ma è anche il luogo di un pranzo con alcuni colleghi o con la famiglia che viene da fuori città.

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Sfoglia Rina, Via Castiglione 5A
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L'elegante e inaspettato a Bologna.

14/12/2017

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È proprio vero che Dicembre è un mese di festa.
Fin dagli ultimi giorni di novembre, con le vetrine dei negozi che mostrano i primi addobbi natalizi si inizia ad aspettare di girare la pagina al calendario.
Ma Dicembre quest’anno non è solo il Natale. Il segnaposto con il quale inauguro questo mese di festeggiamenti è un luogo che consiglio che molti occasioni, tra quelle più importanti.
A Balùs è un locale di recentissima apertura, nel cuore di via Del Borgo di San Pietro, in quella parte di centro storico con le case e i portici bassi, gli stessi bar da anni e il conviviale chiacchiericcio di chi si conosce da sempre. Questo luogo è l’inaspettato e il nuovo di Bologna, e ogni particolare vi saprà stupire.
 
Ristorante di cucina tipica in parte rielaborata, ambiente curato ed elegante nella sua unicità. Il vino e i primi hanno sapore di casa e la qualità è molto alta.
Sono capitata qui in un giorno importante e tra tutte le emozioni due mi hanno colpita e fatta innamorare in pochi istanti.
La prima, mentre entravo nel locale è uscita Concita De Gregorio. Aveva appena rilasciato un’intervista per un giornale e con la sua innata eleganza si è congedata sorridendo. La seconda, appena prima di iniziare con gli antipasti il proprietario del locale ci ha presentato Juliènne, un pittore che dopo aver vissuto anni a Parigi ora presta la sua arte a Bologna e ogni tanto, “Quando sono ispirato” a suo dire, si siede davanti a una tela in un angolo della sala e, con un bicchiere di vino rosso in mano, dipinge.
 
Quando? In occasioni non quotidiane.
Ho conosciuto questo posto in un giorno che capita una volta sola, quando un caro amico ha stretto la mano per la prima volta come Dottore e ha radunato tutte le persone della sua vita sotto una meravigliosa corona d’alloro. Per un pranzo di laurea allora, una cena di compleanno in quel momento in cui il numero è speciale o una cena che nasconde una proposta importante. Ogni occasione che rimarrà unica e indimenticabile può porre il suo segnaposto al A Balùs.
 
 A Balùs, via Del Borgo di San Pietro 9/2

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Bentornata quotidianità!

23/11/2017

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​Bentornata quotidianità.
Qualsiasi studente che si sia immatricolato prima dello scorso giugno conosce le Scuderie e, ad eccezione degli elitari ingegneri e degli aspiranti salva-vite, sicuramente lo ricorda come il luogo di molte colazioni.

È nel cuore della zona universitaria e ne rappresenta il cuore, da sempre.
Le prime colazioni scontate quando eravamo matricole, il mostrare quel badge immacolato e sentirti grandi in una città ancora da scoprire. E poi i caffè dopo pranzo perché quello delle macchinette in sala studio è davvero troppo cattivo, le pause infinite a metà pomeriggio perché nessuno ha voglia di andare a studiare o i pranzi trafugati con un tramezzino, per non stare fuori quando Bologna è troppo fredda.
Questo snodo dei nostri anni universitari, insomma, a giugno scorso ha chiuso per cambio di gestione e pochi giorni fa ha riaperto, completamente ristrutturato e nuovo.
Il barista, lui è rimasto quello di sempre, ci ha detto che “Hanno voluto dare un taglio europeo” e noi lo abbiamo interpretato come un tentativo di agganciare l’immaginario hipster che va di moda in città. È un locale molto diverso, curato nel dettaglio per una clientela forse meno orizzontale ma ancora universitaria che ha tutte le potenzialità di essere un mattoncino della riqualificazione, necessaria, della zona.
Ora Scuderia non è più solo un bar ma un eclettico contenitore di caffè, panini, tortellini da asporto, pranzi biologici e esposizioni di progetti innovativi. Il tutto condito con un arredamento insolito quanto sorprendente: il lungo bancone sulla sinistra offre le diverse specialità e il resto del grande locale è occupato da ogni sorta di tavolino, gazebo, annaffiatoio in ferro battuto e enormi gradoni di legno sui quali comodi cuscini aspettano le tue chiacchiere.
Come se tutto non fosse già abbastanza incredibile troverete anche uno scivolo argentato, un vero e proprio prototipo da cortile delle scuole elementari dal quale, affrontando l’imbarazzo, potrete lanciarvi e strappare ai presenti un sincero e forse un po’ malinconico sorriso.
 
Quando? Domani mattina. Senza un motivo se non quello di condividere una tazzina di caffè in un luogo bello e quotidiano.
Le Scuderie, fin quando sono la novità della zona, potrebbero essere un SegnaPosto prezioso anche per un primo appuntamento, così eclettiche luminose ed eccentriche. Per gli stessi motivi non le consiglio per lasciare qualcuno con quale la frequentazione non è diventata qualcosa di più,né per dare una brutta notizia, si condivide tutto, dal tavolo al gradino con i cuscini quindi meglio sceglierle per condividere la musica di chiacchiere allegre. 


Scuderia FF Urban CooLab, Piazza Verdi 2
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Sentirti nella Grande Mela.

8/11/2017

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Non sono mai stata oltre oceano, lo ammetto, ma se dovessi sognare e immaginarmi un bistrot da colazioni o pranzi in una delle città del “nuovo mondo” immaginerei Hamerica’s.
Relativamente da poco nel panorama bolognese è approdato questo locale, parte di una catena con sedi già in altre città italiane, ma adesso non alzate gli occhi al cielo per tutte le convinzioni e i cliché che accompagnano le catene di ristoranti: questo segnaposto merita.
 
Un’atmosfera ricercata e fuori dal comune, divani comodissimi e un cortile interno che fa innamorare. È aperto tutto il giorno per colazioni e merende con torte cioccolatose multistrato, piccoli muffin e (ovviamente) ottimo caffè autoctono ma soprattutto adatto a pranzi e cene.
Panini con enormi hamburger di carne o tranci di pesce e patate di contorno cotte in tutti i modi, ottime le birre, accompagnate ad aperitivo da stuzzicherie affogate nelle salse, e quella sensazione che uscendo di lì ci si trovi in una strada di New York. 
E intanto Via Zamboni, insieme ai suoi abitanti, ringrazia.
Hamerica’s è nella parte finale della via, sotto quel portico più basso degli altri e buio, sempre deserto e non piacevole da attraversare di notte quanto di giorno. Da quando ha aperto le sue porte, le luci calde, la musica che sussurra note anche fuori dalla porta a vetri, il chiacchiericcio e le urla esultanti di chi fa goal al calcio balilla situato all’entrata hanno cambiato il volto alla zona in una convivenza molto piacevole.
 
Quando? A pranzo in quel giorno in cui proprio non riuscite a stare concentrati, quindi chiudete i libri e vi concentrate solo sulle opzioni del menù. Oppure a cena, magari una sera elegante, dopo uno spettacolo al Teatro Comunale, mentre siete ancora affascinati dalle note dell’opera ma ormai l’ora è tarda e siete anche affamatissimi.
E poi un qualsiasi pomeriggio in cui dovete ripetere un esame noioso con un amico, scegliete di farlo in quattro, insieme a una fetta di cheesecake e una tazza di caffè.

Hamerica's, via Zamboni 56
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Piovono polpette!

26/10/2017

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È piacevole. Entri e pensi "Che figata". Nel lato esterno del Mercato delle Erbe, tra questo e via San Gervasio, sta piano piano nascendo un nuovo centro di Bologna, di buon cibo e movida da calici di vino rosso post lavoro e chiacchiere.
​Nella "stanza" di cui racconto ci sono diverse proposte per la vostra serata: pizza al trancio, vinerie, piatti sifizosi per aperitivi e infine Polpette e Crescentine. Tovagliette di carta spartane ma accurati tovaglioli verdi in nuance con lo stile del locale, ecco un ristorante che vi saprà stupire.
Ottime le piccole crescentine dal fritto leggero, quasi una rarità nel centro città, e poi le incredibili polpette. Tutti i tipi che potete immaginare e qualcuno in più, da ripieni classici ad accostamenti insoliti sono piatti unici in porzioni abbondanti. 
Consiglio di andarci con qualcuno con cui siete in una quotidiana confidenza così da potervi assaggiare vicendevolmente le polpette e provare un po' di tutto.


Quando? Quando si vuole vivere un luogo vivace e animato ma non eccessivo. Una sera qualsiasi lì si trova sempre gente, chiacchiericcio piacevole e ottima qualità ad un prezzo più che onesto.


Polpette e Crescentine, via San Gervasio 3
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Marretti è la regola.

19/10/2017

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Qualcuno ha cantato che “Bologna è una regola” e da allora mi sono spesso chiesta quali parti di questa città la rendono così unica da essere presa a paradigma tutte le mie scelte.
E’ cucina Leopardi tra i ristoranti è la mia regola, la mia sicurezza e il mio Sempre.
Il suo vero nome è quindi questo, E’ Cucina, seguito da “Leopardi”, nome della piccola via in cui si trova ma raramente chi lo conosce si riferisce ad esso così.
Come la più naturale delle cose infatti questo luogo è chiamato per sineddoche con il nome del suo cuoco e proprietario: Cesare Marretti.
Per chi come me è cresciuto esclusivamente davanti alla Rai, questo personaggio eccentrico quanto fantasioso si è fatto amare per la prima volta tanti anni fa alla “Prova del Cuoco” mentre si aspettava che fosse pronto il pranzo e per chi era così fortunato da vivere nella sua città se ne potevano assaggiare già i particolarissimi piatti in un locale sconclusionato e coloratissimo in Vicolo Senza Nome.
 
Oggi Marretti è un’istituzione. La sua formula del pranzo lascia tutti attoniti, per rapporto qualità-quantità-prezzo e ogni giorno è una scoperta culinaria che riconcilierà ogni  vostro umore con la felicità.
Il locale è insolito, piano terra, molto grande, e dà quasi l’impressione, se fosse vuoto, di poter essere adibito a garage ma è proprio in questa potenzialità che l’estro artistico del cuoco e del suo staff splondono nell’eneriga più pura.
Ogni anno l’arredamento cambia e negli anni abbiamo osservato meravigliati le opere più stravaganti, da uno stile tutto rosso e bianco con biciclette attaccate ai muri, a piatti appesi a invisibili fili che scendevano dai soffitti, vespe d’epoca in centro alla sala, un enorme quadro di turisti cinesi che si facevano un selfie o sanitari del bagno ad arredare una parete. E ogni volta si rivoluzionano i piatti, i colori, gli appendi abiti, le tazze al posto dei bicchieri e le insolite magliette dei camerieri.
Una cosa non cambia mai però, l’infallibile capacità dello chef di accostare sapori apparentemente lontani in un piatto che risulta armonioso, l’energia e la qualità delle materie prime son protagoniste indiscusse. Il menù cambia ogni giorno in ogni sua parte, dall’antipasto della casa, alla focaccia casareccia insieme a primi, secondi di carne e pesce e ghiotti dolci.
 
Marretti è la regola, quando? Sempre. È volubile e adatto ad ogni occasione: portate a pranzo qui la donna che amate, gli amici di sempre e quelli appena conosciuti per stupirli, due colleghi che vengono da fuori, la famiglia per un compleanno o il coinquilino quando non avete voglia di cucinare. Portate e portatevi in un luogo che sarà subito Casa.

E' cucina Leopardi, via Giacomo Leopardi 4

Ps. So di aver promesso di recensire solo locali per colazioni o aperitivi ma in occasione della riapertura dopo la pausa estiva non potevo non concedermi un'eccezione!
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Una pausa su misura

11/10/2017

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Rodolfo, caffè e cose buone.
Via Caldarese è una piccola via che anche i bolognesi doc probabilmente non conoscono; a pochi passi dalle torri, unisce via San Vitale a Strada Maggiore e nasconde posti inaspettati quanto preziosi. Il primo tra questi è Rodolfo.
Pochi tavolini sulla strada fanno da cornice alla porta e anche solo passando, se si è attenti, si intravedono particolari accurati e vasi di piante appesi al soffitto.
È un bar per colazioni, pranzi non ordinari e merende con varietà di dolci, ogni giorno il menù è ampio e la scelta è difficile per gli indecisi.
L'accoglienza del personale, se già lo non ha fatto l'atmosfera, vi scalderà immediatamente il cuore e l'ambiente tranquillo minuziosamente pensato in ogni dettaglio vi farà pensare che aspettavano proprio voi e proprio in quel momento.
Come sono solita fare ho "testato" questo SegnaPosto con un caffè americano e oltre al gusto é stata una piacevole sorpresa la tazza, una mug bianca con il nome del luogo. Un particolare non scontato.
 
Quando? Quando si ha voglia di prendere un caffè, fare una dolce colazione o mangiare una pietanza curata e insolita nei sapori, fuori dal caos della città. Quando si ritaglia nella giornata un momento di pausa, in cui tutto va in stand by, si dimentica in tasca il telefono e ci si dedica solo alle parole di chi ci fa compagnia.
Consiglio Rodolfo se dovete fare incuriosire qualcuno che non conosce Bologna oppure volete sorprendere qualcuno che in momento di stress ha bisogno di un po' di pace. 


Rodolfo, via Caldarese 2
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